Il Basilico è una pianta aromatica, appartenente alla grande famiglia delle Lamiacee; coltivata da diversi secoli, è particolarmente apprezzata per i suoi molteplici usi, sia in cucina che in medicina. Essa ha un aspetto cespuglioso, fusti eretti, sottili e ramificati che raggiungono un’altezza di 40 o 50 cm circa; le foglie che emanano un gradevole profumo, hanno forma ovale, con margine dentellato e tonalità che variano, a seconda della specie, dal verde intenso al verde pallido, ma anche al viola o al porpora. In estate, la pianta produce fiori di colore bianco o rosa, profumati, aventi una corolla formata da 5 petali irregolari, mentre gli stami sono 4 e gialli. I semi del Basilico sono neri.
La moltiplicazione del Basilico avviene principalmente mediante a semina, da effettuare tra marzo ed aprile, in seguito alla distribuzione dei semi in file parallele all’interno di un terriccio apposito. Si consiglia di non interrare troppo in profondità i semi che hanno piccole dimensioni. Il contenitore dovrà essere posto all’ombra, ad una temperatura di 20°C, e dovrà essere costantemente umido fino a che non avviene la germinazione.
Indice
Nome
Basilico ( Ocymum basilicum )
Ambiente
Il Basilico è originario delle zone dell’Africa e dell’India, ma è diffuso anche in Europa, soprattutto in Italia e in Francia. Il terreno ideale è soffice, leggero, fertile, ricco di sostanza organica, con un PH neutro; è importante che il substrato sia molto ben drenato, dal momento che la pianta non tollera assolutamente i ristagni dell’acqua.
Temperatura
La pianta necessita di esposizioni a luoghi particolarmente soleggiati, avendo bisogno di ricevere almeno 4 o 5 ore di sole diretto, ogni giorno. Cresce in maniera ottimale in climi caldi, con temperature che si aggirano intorno ai 20° o ai 25°C, pur sopportando anche condizioni termiche più alte, a patto che ci sia un ambiente umido. Non tollera climi eccessivamente rigidi, difatti si consiglia di non esporlo mai a temperature vicine ai 10°C.
Mantenimento
La pianta di Basilico ha bisogno di essere annaffiata ogni 2 o 3 settimane circa: il substrato dovrà essere sempre bagnato, ma non eccessivamente zuppo; si raccomanda di non eccedere con l’apporto di acqua, per evitare l’insorgenza di dannosi ristagni idrici. Le irrigazioni dovranno essere costanti soprattutto dopo il trapianto, mentre col passare del tempo si consiglia di farlo solo nel momento in cui il terreno sarà asciutto.
La concimazione del Basilico dovrà essere fatta in primavera, ogni 15 o 20 giorni con un fertilizzante ricco di azoto. Se si coltiva la pianta in campo aperto, il concime andrebbe apportato mentre si lavora il terreno, nella quantità di circa 3 chilogrammi per metro quadrato.
Avversità
Il Basilico non è immune agli attacchi della mosca bianca, delle lumache e dagli afidi, da eliminare con l’utilizzo di specifici prodotti. Ancora, la pianta è spesso minacciata dalla presenza di marciumi radicali, provocati da un eccesso di acqua: questi provocano l’annerimento delle foglie che col tempo finiranno col marcire.
Anche la pernospora, patologia causata da un fungo, provoca ingenti danni al Basilico che inizia ad ingiallire e a rallentare il proprio sviluppo, mentre le foglie si raggrinziscono e cadono.
Francesco Verze
Le mie piante di basilico sono belle ma sono distrutte dalle lumache come posso evitarlo?