La Pellionia è una pianta erbacea appartenete alla famiglia delle Urticaceae. Tale genere prende il nome da un ammiraglio francese del diciannovesimo secolo. La Pellonia è molto utilizzata come pianta da porre nei cesti sospesi.
La Pellionia ha un portamento tappezzante, i suoi fusti sono particolarmente succulenti, di natura strisciante. Il loro colore è rosa o rossastro, le foglie che producono sono di color verde scruto, oppure verde più chiaro con striature biancastre. L’altezza media della Pellionia, raramente supera i 20-25 cm, Nel periodo estivo la pianta produce infiorescenze di piccole dimensioni e per nulla particolari.
La moltiplicazione della Pellonia avviene per talea di fusto. Queste ultime, poste a radicazione in un terreno adeguatamente poroso, radicano in tempi molto brevi. e’ necessario, inoltre, porre le talee in un luogo umido alla temperatura di 22°-24° C. Si consiglia di effettuare frequenti nebulizzazioni per assicurare la corretta umidità nell’ambiente.
Indice
Nome
Pellonia
Ambiente
La Pellionia è originaria della Birmania e della Malesia. In genere, tale erbacea, non ama molto i raggi diretti del sole, ma predilige particolarmente luoghi molto illuminati per garantire il color verde accesso del suo fogliame. La Pellionia è molto sviluppata in tutto il Sud-est asiatico ed in Vietnam.
Temperatura
La Pellionia non gradisce temperature invernali che vanno al di sotto dei 16°-18°C. In genere, durante tutto il corso dell’anno, non gradisce nemmeno l’esposizione a correnti diaria molto fredda. Il luogo ideale in cui possono essere coltivate è in giardino, specie se a mezz’ombra, oppure su balconi che non ricevono la luce solare per molte ore del giorno. La temperatura ideale si aggira intorno ai 22 – 24 ° C.
Mantenimento
La Pellionia va annaffiata regolarmente e con abbondanti quantità d’acqua, durante tutto il periodo primaverile ed estivo. Solo nelle stagioni più fredde è consigliabile ridurre notevolmente l’apporto idrico.
Il substrato ideale è composto da torba e terriccio di foglie, sabbia e altri elementi simili che lo rendono poroso e ne assicurano il corretto drenaggio. E’ importante prevenire eventuali ristagni idrici fornendo alla pianta un vaso non di plastica ma di terracotta che garantisce la traspirazione del terreno e l’evaporazione dell’acqua in eccesso.
Il rinvaso può essere effettuato nella stagione primaverile, momento in cui la Pellionia ha aumentato le sue radici eccessivamente, non più contenute dal vaso in cui si trova.
La concimazione della Pellionia non richiede particolari accorgimenti: basta utilizzare un buon concime liquido per una volta al mese aggiunto all’acqua delle innaffiature, per tutto il periodo che intercorre tra il mese di aprile e quello di settembre.
La Pellionia non va potata. Si tende a recidere solo il fogliame secco o danneggiato, per evitare che siano un rischioso veicolo di malattie parassitarie.
Avversità
La Pellionia è soggetta all’ingiallimento delle foglie o alla decolorazione delle stesse, dovuta ad un’esposizione poco luminosa. Un altro rischio per l’erbacea è il marciume radicale che può generarsi in seguito ad innaffiature scorrette, quindi ad eccessi di acqua nel sottosuolo. La Pellionia, a livello parassitario, rischia solamente l’attacco dei pidocchi. Per debellarli è necessario utilizzare un antiparassitario specifico e dei prodotti sistemici.