La Noce Moscata si presenta come un albero sempreverde, appartenente alla famiglia delle Myristicae; raggiunge un’altezza di otto o dieci metri e germoglia tutto l’anno. Le foglie sono ovoidali, con l’apice appuntito e dalla tonalità verde scuro, aventi il lato superiore lucido e ceroso e quello inferiore leggermente opaco e dotato di ghiandole oleifere; genera dei piccoli fiori campanulati di consistenza carnosa mentre più raramente, ovvero circa due o tre volte l’anno, produce numerosi frutti, della dimensione di piccole pesche, di colore verde che diventano gialli una volta giunti alla maturazione; sono molto succosi e difatti vengono utilizzati per la preparazione di marmellate, inoltre quando sono maturi si aprono a metà, mostrando una noce ricoperta da un arillo di colore rosso acceso. All’interno della noce, definita appunto noce moscata, si trova un unico seme che da morbido, assume presto una consistenza legnosa.
La pianta ha proprietà digestive e antinfiammatorie; in dosi minime, può essere utile per contrastare forme di diarrea o flatulenze, fermentazioni intestinali, insonnia, bronchiti e nausea. Inoltre, al suo interno, vi è un olio molto grasso, adoperato per realizzare burro di noce moscata. La spezia viene anche usata in cucina, dove per dare un aroma più intenso al cibo, è consigliato grattugiarla al momento dell’uso: può essere aggiunta a dolci, a budini, a creme e a torte ma anche a purè di patate e cavolini di Bruxelles lessati; è utilizzata anche per insaporire ripieni a base di carne, formaggio o spinaci per tortellini, ravioli o cannelloni.
La riproduzione può avere luogo per seme o per talea, durante i periodi primaverili. Nel primo caso, la germinazione avviene abbastanza velocemente, e la fioritura in circa quindici anni; mentre se si sceglie la moltiplicazione tramite talea, si può velocizzare il processo, ma a costi notevolmente alti.
Indice
Nome
Noce Moscata ( Myristica Fragrans )
Ambiente
La noce moscata è originaria delle isole Molucche e della Nuova Guinea, diffusa anche in Indonesia e nell’America Centrale; predilige terreni sciolti e molto fertili, drenati e ricchi di sostanze organiche. La pianta, tuttavia, è in grado di germogliare anche su terreni vulcanici, ma non su quelli eccessivamente calcarei dove c’è il rischio di ristagni idrici.
Temperatura
La pianta necessita di un clima tropicale particolarmente umido, adattandosi anche a temperature subtropicali; essa non tollera condizioni termiche eccessivamente basse: in caso di abbassamento della temperatura fin sotto i 10°C, la pianta può risentirne notevolmente. Ama le esposizione dirette alla luce solare.
Mantenimento
Questa pianta va annaffiata solamente in caso di periodi di lunga siccità, assicurandosi in questo modo, di mantenere il terriccio ben umido; è consigliabile evitare un apporto eccessivo di acqua, poiché potrebbe causare dannosi ristagni idrici.
Le concimazione va fatta con del letame maturo, e sospesa durante i mesi eccessivamente rigidi.
Avversità
La noce moscata non è una pianta particolarmente vincolata all’attacco di parassiti, o malattie; tuttavia, onde evitare marciumi radicali che ne danneggiano le radici, è bene fare molta attenzione in caso in cui esse siano coltivate in terreni argillosi: procedere ad un scolo dell’acqua in eccesso.
Benedetti Renzi
Ottima documentazione grazie.
Mario Rico
Grazie dell’informazione molto utile. Grazie