L’euforbia è una pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiacea; tra le numerose specie ve ne sono alcune decine che sono piante perenni, o arbusti sempreverdi di giardino. E’ formata da un cespuglio, con fusto e rami biforcati che possono raggiungere un’altezza di circa due metri; nel caso in cui questi venissero strappati, secernano un’emulsione di aspetto lattiginoso e consistenza collosa che, al contatto con la pelle, la irrita e al contatto con gli occhi, può portare alla cecità. In passato, era usato per estirpare calli e verruche.
Le foglie, collocate nella parte superiore dei rami, presentano un colore che va dal verde al rossiccio; sono lanceolate e di circa sette centimetri. I fiori sono di colore giallo-oro, ombrelliformi e fioriscono da aprile a giugno. Il frutto è un coccario tricarpellare, di colore grigio-verde e largo circa cinque o sei centimetri.
Alcune leggende narrano che la sostanza prodotta dai rami, avesse proprietà magiche e che la maga Circe lo adoperasse nei suoi incantesimi. Questa storia deriva, probabilmente, dal fatto che il promontorio del Circeo, dove la donna viveva, è ricco di euforbia.
Da molte popolazioni africane, la sostanza lattiginosa, emanata dalla pianta veniva utilizzata come siero della verità: introdotto nelle pupille dei probabili colpevoli, nel caso in cui questi fossero rimasti anche provvisoriamente accecati, come naturalmente accadeva, gli sventurati venivano considerati responsabili dei delitti ad essi attribuiti e condannati. Il fuoco sembrerebbe favorire la diffusione di questa specie, tanto che un lungo periodo senza incendi può ridurne la presenza nella vegetazione di un territorio.
La riproduzione avviene per seme,ma può avvenire anche per talea, tagliando parti della pianta, bagnandole in acqua per un paio di minuti e posizionandole in un terriccio apposito.
Indice
Nome
Euforbia arborea ( Euphorbia Dendroides ) Il nome del genere deriva dal medico Euphorbos, poiché egli fu il primo ad utilizzare la pianta in campo medico. Quello specifico proviene dal greco ‘dendron’ ovvero alberello, per richiamare il portamento della pianta.
Ambiente
E’ diffusa nel bacino del Mediterrano fino alle coste della Spagna e all’Egeo, ma anche in Libia e Algeria, in Palestina e nelle isole Canarie. Presente anche in Italia, in particolar modo sulle coste tirreniche, ioniche e basso adriatiche. E’ una pianta che prospera in ambienti litoranei, quindi su scogliere e rupi vicino al mare fino a settecento metri e in terreni aridi e ricchi di calcare.
Nel caso in cui si voglia coltivarle, il terriccio deve essere ricco di materia organica, drenato e soffice; vanno riversati ogni due o tre anni.
Temperatura
L’euforbia predilige posizioni luminose, soleggiate per gran parte della giornata, ma ombreggiate nelle ore più calde: solitamente non temono il freddo.
Mantenimento
Da marzo ad ottobre, non bisogna esagerare con l’annaffiatura mentre nel periodo invernale, essa dovrebbe essere ridotta o completamente assente. Tuttavia, è bene precisare che esistono numerose eccezioni, a seconda della specie e, di conseguenza, è il caso di informarsi al momento dell’acquisto. Generalmente si irrigano nel periodo vegetativo, lasciando asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
Avversità
E’ probabile l’infestazione da parte di coccinelle, ma in genere temono solamente il ristagno idrico.