La bambagia campestre è una pianta annuale con piccoli fiori filamentosi, appartenente alla famiglia delle Asteraceae; è alta tra i tre ed i trenta cm e munita di asse fiorale eretto e con poche foglie. Una sua peculiarità consiste nell’infiorescenza: un insieme di piccoli fiori si innalza sopra il grappolo che l’ha originato. Essa è considerata una pianta monoica, poiché è costituita da fiori femminili all’esterno e fiori ermafroditi centralmente.
Le foglie sono caulinari, di colore grigiastro e collocate in modo alterno, concentrate in modo continuo lungo il fusto e le svariate ramificazioni fertili. I fiori sono attinomorfi, cioè formati da più piani di simmetria; inoltre essi sono tetra-ciclici, ovvero costituiti da quattro verticilli: calice, corolla, androceo e gineceo. In più sono pentameri, calice e corolla sono formati da cinque elementi. I suoi frutti degli acheni: essi sono muniti di un ciuffo di peli o un anello di scaglie ben sviluppato, e uni seriato se tali frutti sono generati dai fiori più interni.
Per quanto concerne la riproduzione, essa avviene tramite l’impollinazione ad opera degli insetti e attraverso la dispersione: i semi della pianta cadono sul terreno e vengono dissipati soprattutto dalle formiche.
Indice
Nome
Bambagia Campestre ( Filago Arvensis )
Ambiente
Ha origine nell’Eurasiatico; in Italia è una specie comune un po’ ovunque, in Francia, in Svizzera, in Austria e Slovenia. L’Habitat adatto a questa pianta sono i campi, i pascoli aridi, o sentieri e affioramenti rocciosi. Il substrato ideale è il siliceo o calcareo/silicio con pH acido e aridità del terreno. Esse possono trovarsi sui rilievi, fino a 1900 metri sopra il livello del mare.
Temperatura
E’ consigliabile, per una crescita ottimale, posizionare la pianta in un luogo dove può ricevere illuminazione diretta per diverse ore. Nei mesi primaverili, la bambagia campestre non teme temperature eccessivamente basse, tuttavia in caso di minime notturne inferiori allo zero, è preferibile ripararla con agritessuto. In inverno, si può ricoprire una parte di terreno adiacente alle radici con delle foglie secche, così da tutelarla dal clima rigido.
Mantenimento
La bambagia campestre dovrebbe essere annaffiata con uno o due secchi d’acqua, solo quando il substrato è secco e ogni due, tre settimane in periodi poco piovosi. Un discorso diverso va fatto per le piante tenute in vasi di appartamento: bisognerebbe annaffiarle con maggiore frequenza.
Gli arbusti di bambagia campestre devono essere concimati abbastanza frequentemente; se essi coprono un’aria piuttosto vasta, è bene adoperare un concime granulare a lenta cessione, ogni tre o quattro mesi. Nei mesi primaverili, inoltre, è raccomandabile utilizzare del fertilizzante ricco di azoto e potassio, così fa facilitare la nascita di fiori e vegetazione.
Avversità
Diversi fattori quali un alto sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne, o piogge troppo frequenti possono favorire lo sviluppo di malattie fungine. Esse andrebbero trattate con un fungicida sistemico, utilizzandolo prima che le gemma si ingrandiscano eccessivamente. E’ consigliabile anche prevenire la malattia con insetticida. Questi trattamenti sono auspicabili solo nel caso in cui non vi siano presenti altre fioriture in giardino.