Se si vuole che le piante del giardino crescano più rigogliose e in salute, un piccolo trucchetto potrebbe essere l’utilizzo di un concime naturale, rispettoso dell’ambiente, facile da reperire e, aspetto non meno importante, economico.
Abbandonare il nocivo utilizzo di fertilizzanti chimici, per abbracciare quello più conveniente dei concimi naturali, permetterà di ottenere benefici economici ed ecologici che non mancheranno di manifestarsi nel proprio spazio verde preferito.
Vediamo brevemente, dunque, quali sono i migliori concimi naturali, di cui probabilmente ogni cucina già dispone.
Indice
I fondi di caffè
Per utilizzare i fondi di caffè come fertilizzante naturale, è sufficiente sotterrarne un po’ (circa una tazza quasi piena) vicino alle radici della pianta, e ripetere l’operazione una volta al mese.
Questa operazione può essere consigliabile solo per le piante acidofile (ossia, quelle piante che si coltivano meglio in terreni acidi, dal ph inferiore a 6/7), e solamente con questa periodicità: un eccesso potrebbe, infatti, danneggiarle.
Se, al contrario, si desidera una soluzione meno diretta, allora il consiglio è quello di prendere circa tre tazze di fondi di caffè da riporre all’interno di un serbatoio di acqua da 10 litri. Lasciati riposare per qualche giorno, possono poi essere rimossi e le piante innaffiate con questa miscela.
I gusci d’uovo
I gusci d’uovo rappresentano senza dubbio uno dei concimi naturali più conosciuti e più utilizzati in Italia. Grazie al loro elevato contenuto di calcio, prezioso per rafforzare il fusto delle piante, permettono a diverse tipologie di coltivazioni da giardino di crescere più sane (ad esempio, nel caso della pianta di pomodoro, i gusci prevengono la formazione del marciume apicale o delle macchioline scure che solitamente si formano sui frutti).
La preparazione del concime naturale a base di gusci d’uovo è molto semplice: è sufficiente mettere da parte quelli usati in cucina, lavarli, asciugarli e poi triturarli finemente. Ottenuta la polverina di gusci sminuzzati, basta mescolarne un po’ col terriccio, vicino al gambo.
Le bucce di banana
Uno dei fertilizzati naturali più efficaci per il benessere delle piante è rappresentato dalle bucce di banana. Lo stesso potassio che fa bene al nostro organismo, infatti, fa bene anche al verde del giardino.
La preparazione del concime a base di buccia di banana è un po’ più complessa rispetto a quella dei concimi composti da fondi di caffè o gusci d’uovo, tuttavia, in poco tempo si riesce comunque ad ottenere questo concime estremamente efficace e a costo zero.
Per utilizzare le bucce di banana come concime naturale, vi sono più metodologie.
Cottura in forno
Attraverso questa modalità si ottiene un fertilizzante “secco”. Basta stendere un foglio di alluminio a copertura della teglia e disporvi sopra le bucce, con la parte esterna adagiata al foglio di alluminio (non è necessario accendere il forno solamente per cuocervi le bucce di banana, si può benissimo conservarle al suo interno e aspettare la cottura di un’altra pietanza per cuocerle insieme); una volta cotte (a bassa temperatura e finché non si anneriscono) e lasciate raffreddare, è sufficiente sminuzzarle e riporle all’interno di un contenitore ermetico. Al momento del bisogno, è poi sufficiente spargere i vari frammenti sul terreno: la loro decomposizione apporterà alla pianta molti elementi nutritivi preziosi (potassio, calcio, fosforo e sodio).
Procedura “a caldo”
Si può, poi, ottenere anche un fertilizzante liquido. Seguendo questa procedura, una volta tagliate le bucce a tocchetti, bisogna mettere a bollire in una pentola un litro d’acqua; una volta raggiunto il bollore, vanno immersi i pezzetti di buccia e lasciati bollire per almeno una quindicina di minuti. Trascorso questo tempo, e lasciato raffreddare il composto (le bucce all’interno dell’acqua possono anche essere macinate così da aumentare il potere nutritivo del concime), è sufficiente scolare e filtrare il macerato ottenuto. Aiutandosi con una bottiglia di plastica, non resta poi che distribuirlo alle piante, tenendo bene a mente la proporzione 1:2: un litro di concime va distribuito diluendolo in due litri di acqua.
Procedura “a freddo”
Anche in questo caso, il concime naturale che si ottiene sarà in forma liquida. L’iter da seguire è ancora più semplice del precedente. Basta, infatti, riempire un secchio d’acqua e immergervi le bucce di banana, lasciandole a macerare per almeno quarantotto ore. In seguito, basterà togliere i residui delle bucce e il concime sarà pronto per essere utilizzato. Seguendo questa seconda metodologia, il concime naturale liquido che si ottiene risulta meno ricco di elementi nutritivi, tuttavia rimane una valida alternativa al posto dei fertilizzanti chimici. Per quanto riguarda la conservazione del liquido ottenuto, è bene che non superi il paio di giorni.
L’ortica
Famosa soprattutto per il suo potere urticante, l’ortica è, in realtà, una pianta ricca di proprietà per la salute dell’uomo (gode, infatti, di proprietà antianemiche, depurative, diuretiche, è ricca di vitamine e sali minerali) e delle altre piante. Utilizzata principalmente come antiparassitario grazie al suo elevato contenuto di acido formico e acido salicilico, l’elevata presenza di azoto, sali minerali, vitamine e ferro, la rende anche un ottimo alleato per la crescita sana delle piante.
Per preparare il macerato di ortica, bisogna innanzitutto raccoglierla (utilizzando guanti di protezione) e metterla all’interno di un grosso contenitore (questo va riempito tutto, ma senza pressare le piantine); in seguito, bisogna aggiungervi dell’acqua, fino a ricoprire tutta l’ortica raccolta, e chiudere il secchio con un coperchio. A questo punto, il preparato va lasciato chiuso a riposare per circa tre settimane. Una volta trascorso il tempo necessario, il composto può essere filtrato e conservato in una bottiglia, meglio se con dosatore.
Per utilizzare il macerato di ortica come concime naturale, bisogna diluirlo in acqua, ricordando che una parte di composto va accompagnata a venti parti di acqua. Può essere, inoltre, utilizzato ogni due settimane circa per annaffiare le piante, in modo da ottenere una rigogliosa crescita, o spruzzato in casa intorno a porte e finestre per contrastare l’entrata delle formiche.
La cenere
Ideale soprattutto per la concimazione dell’orto, la cenere da legna rappresenta fin dai tempi antichi un prezioso alleato per l’agricoltura. Considerata come “concime incompleto” a causa della mancanza di azoto (il quale brucia durante la combustione), è comunque in grado di apportare al terreno tutta una serie di microelementi utili al benessere di quest’ultimo (quali magnesio, zinco, rame, calcio e fluoro), oltre che ai fondamentali fosforo e potassio. Ovviamente, non in tutte le ceneri questi nutrienti sono presenti in egual quantità: dipende, infatti, dal tipo di legno dal quale è ricavata, nonché dall’habitat di quest’ultimo e dalla sua “porzione” utilizzata.
La cenere di legno è molto semplice da utilizzare, in quanto già “pronta”. Basta, infatti, interrarla nel terreno (se in fase di lavorazione preliminare), oppure spargerla sul suolo attorno alle colture già avviate. Inoltre, può essere aggiunta al letame durante la fermentazione: questo ne velocizzerà il processo e apporterà ulteriori elementi nutritivi al composto.
Nell’utilizzo di questo concime naturale come arricchimento di fosforo e potassio per il suolo, tuttavia, bisogna prestare attenzione a non eccedere con le dosi somministrate. Essendo, infatti, un elemento a ph basico, un eccessivo utilizzo potrebbe impattare sull’equilibrio del terreno, rendendolo inospitale per le piante. Se, al contrario, si possiede un terreno dall’acidità elevata, si può usare la cenere di legno per riportarlo a livelli di acidità normali.